La grande famiglia delle città dell’olio

Le Cultivar

Le Cultivar

Dal 2012 il comune di Lapio può vantarsi di appartenere alla grande famiglia delle città dell’olio, l’Associazione nazionale che riunisce vari enti per promuovere l’olio extra vergine di oliva e i territori di produzione con chiara vocazione olivicola. Le cultivar presenti nel nostro territorio sono molteplici, sia quelle di origine autoctona, sia quelle che ritroviamo in quasi tutto il territorio nazionale.

Infatti, la presenza dell’olivo nell’avellinese risale ad epoca romana di cui ritroviamo testimonianza negli alberi secolari delle colline dell’Ufita. Comunque ne possiamo annoverare e descriverne alcune:

La Ravece, conosciuta anche con altri nomi come Curatona o Olivona nella zona di Grottaminarda ed Ariano Irpino, è la cultivar simbolo dell’olivicoltura Irpina di qualità e la cui presenza in queste zone è documentata fin dagli inizi del ‘500. La pianta è di media vigoria, con portamento assurgente, dalla produzione costante e dalla resa in olio medio-bassa. La chioma è folta e raccolta, dal caratteristico colore grigio-verde. I frutti invece sono di grandi dimensioni; l’invaiatura tardiva. La qualità dell’olio prodotto da queste olive, utilizzate anche per il consumo da tavola, è tale da aver attirato l’attenzione di molti esperti ed aver ottenuto molti riconoscimenti in altrettanti concorsi. Parlando invece dell’olio l’olio di Ravece si distingue per pregevoli caratteristiche aromatiche e gustative con sentori decisi di pomodoro acerbo e al gusto note di amaro e piccante. Nel gusto deciso si possono percepire sentori erbacei e anche note di carciofo.

La Marinese è una cultivar locale diffusa nella zona della media valle del Calore e zone del Beneventano. La pianta ha un portamento assurgente espanso, chioma mediamente raccolta e folta, caratterizzata da vigoria media e produttività media ma alternante. L’invaiatura è precoce ed i frutti di medie dimensioni. L’olio ottenuto, in olive raccolte precocemente, mostra un fruttato di oliva medio con note verdi di foglia, di mela e di mandorla; al gusto presenta toni di amaro e piccante medi, accompagnati da sensazioni di dolce. Il sapore delicato lo rende un olio versatile per qualunque pietanza.

L’Olivella è un’altra cultivar tipica dell’Irpinia soprattutto della zona di Grottaminarda. La pianta si presenta con un portamento assurgente, chioma espansa e rada, e caratterizzata da vigoria media e produttività buona e costante. L’olivo (frutto) si presenta con epicarpo pruinoso e con molte lenticelle di grandezza piccola. L’Ogliarola avellinese è una delle varietà più diffuse in Irpinia, apprezzata per la resa alta e le qualità organolettiche dell’olio ad esso prodotto. La pianta è di media vigoria, con portamento assurgente, ma presenta numerosi rami fruttiferi penduli. I frutti invaiano precocemente e regalano un extra vergine dal sapore unico con toni di amaro e piccante, medi ed equilibrati ed un caratteristico fruttato di oliva riconducibile alla mela ed altra frutta dolce, sentori erbacei ed erbe officinali. Il suo grande equilibrio gustativo ne consente un utilizzo molto versatile.

La Ruveia è di origine non nota ed è presente in pochi esemplari. Il sinonimo deriva dal fatto che il frutto è sempre parzialmente verde ed a maturazione non colora in nero bensì in rosso violaceo. La pianta è di vigoria medio - bassa, ha portamento assurgente ma presenta numerosi rami fruttiferi penduli. È ritenuta autoincompatibile. Produce in abbondanza tutti gli anni. Invaiatura media, per lo più in modo uniforme, graduale. È resistentissima agli attacchi di mosca, alla rogna, all'occhio di pavone ed alle basse temperature.



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